John (nome di invenzione) è un bambino di sette anni arrivato a settembre dall’Albania, con il quale, una volta a settimana, stiamo svolgendo un’attività di potenziamento linguistico dedicata all’apprendimento dell’italiano L2.
Dopo aver lavorato su un vocabolario di base, formato da alcuni campi semantici relativi alla vita scolastica e quotidiana, abbiamo incominciato a svolgere attività metafonologiche MA.VI. che hanno aiutato il bambino a comprendere le strutture fonologiche della lingua italiana, accompagnando il suo progressivo avvicinarsi alla lingua scritta, anche con attività di linguistica comparata italiano – albanese. https://mavi.education/2021/09/29/lingua-italiana-lingua-albanese-riflessioni-mavi/
In questo periodo ci stiamo dedicando alla morfologia della lingua italiana, in particolare affrontando il numero e il genere del nome. In ottica MA.VI. questo significa porre l’attenzione sulla parte finale delle parole, portatrice di questi significati.
Abbiamo inoltre posto l’attenzione sulla catena anaforica creata dalla concordanza di nome e articolo, osservando come alcune parole (femminili) fossero anticipate dall’articolo LA, e altre (maschili) fossero precedute da IL. Nel giro di poche settimane John ha incominciato a produrre frasi nelle quali provava ad utilizzare correttamente l’articolo mostrando perciò di averne capito il meccanismo.
L’altro giorno, nel pieno di queste attività, John mi guarda e dice “MAESTRA, LA TAVOLO!” e lo fa ridendo…
E’ stato un momento significativo del percorso: il bambino aveva usato una struttura agrammaticale per ridere insieme…
Ovviamente io ho risposto “Sì Sì… IL PORTA!!!”… e giù a ridere a crepapelle…
Emanuela Valenzano